sabato 20 marzo 2010

Come detrarre le spese funebri

Si può fruire in dichiarazione dei redditi di una detrazione d’imposta del 19% delle spese funebri sostenute per la morte dei seguenti familiari, anche se non fiscalmente a carico:
• il coniuge, anche se legalmente ed effettivamente separato;
• i figli (compresi quelli naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati);
• i discendenti dei figli;
• i genitori (compresi i genitori naturali e quelli adottivi);
• i generi e le nuore;
• il suocero e la suocera;
• i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
• i nonni e le nonne (compresi quelli naturali).
Ne discende che le spese funebri sostenute in occasione del funerale, per esempio, di una zia non sono detraibili.

Per ciascun decesso può essere indicato un importo non superiore ad euro 1.549,37, su cui poi calcolare la detrazione del 19%. Il risparmio massimo d’imposta è, quindi, pari ad euro 294,38 per ogni singolo evento luttuoso.
Il predetto  limite di euro 1.549,37 non può essere superato per effetto di pagamenti della spesa funebre ripartiti in più anni.

La spesa  funebre va sempre portata in detrazione dal soggetto che l'ha sostenuta e con riferimento al periodo d’imposta in cui e' stata sostenuta (criterio di cassa).
La spesa funebre, sempre entro il predetto limite complessivo di euro 1.549,37, può essere detratta frazionatamente da più persone,  ancorché il  documento contabile  (ricevuta  o fattura quietanzata)  sia intestato  o rilasciato ad una sola persona, a condizione che nel documento contabile originale sia annotata una dichiarazione di ripartizione della spesa  sottoscritta dallo stesso intestatario del documento.

Le spese funebri, per poter essere detraibili, devono rispondere ad un criterio di attualità rispetto all'evento cui sono finalizzate, rimanendo pertanto escluse quelle sostenute anticipatamente dal contribuente in previsione delle future onoranze funebri.

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